Per lucem et tenebram transeunt vitae nostrae mortalis.

venerdì 25 marzo 2011

imprevisti...

Si, si, proprio loro: i maledettissimi imprevisti, cioè quelle situazioni in cui il destino si incarna in una cosa/persona/animale/evento atmosferico/etc. e, unendosi magicamente alla sfortuna, cerca di rovinarti la giornata.

Diciamo che questi ultimi due giorni sono stati la sagra degli imprevisti. Ieri hanno fatto saltare una giornata che si prospettava come meravigliosa e oggi mi hanno fatto arrivare maledettamente tardi.
Si sa, gli imprevisti capitano e non ci si può fare nulla ma a me infastidiscono particolarmente perché sono una persona che ama preparare le cose con amore e cura e odia vedersi rovinati i suoi piani. Quello di ieri è un imprevisto che non posso non scusare, visto che ha a che fare con la salute di una persona, ma quello di oggi no. Perché si è manifestato con un sintomatico e diffuso ritardo di tutti i treni che transitavano per la stazione di Ferrara. Come una pandemia: non ce n'era uno che fosse in orario. Il mio l'hanno perfino soppresso...Ora, partendo dal presupposto che io e i treni non abbiamo esattamente un ottimo rapporto, i ritardi che hanno a che fare con le ferrovie mi mandano in bestia. DIN DON "annuncio ritardo, il treno regionale 3346 delle ore 15.10 arriverà con 10 minuti di ritardo" e va beh, pensi, dieci minuti che vuoi che sia. DIN DON "il treno regionale (e qui tu ti illudi che annuncino che sta arrivando) 3346 delle ore 15.10 arriverà con 20 minuti di ritardo, diversamente da quanto annunciato in precedenza" e qui inizia a sorgere l'amaro dubbio che il treno in questione si sia disperso nella steppa artica. DIN DON "il solito treno di prima arriverà con 35 minuti di ritardo...e così via di seguito, di dieci minuti in dieci minuti, fino ad arrivare a 55... DIN DON "il treno regionale 3346 delle ore 15.10 è stato cancellato a causa di problemi nelle preparazione del mezzo. Ci scusiamo per il disagio."
Ora, due cose.
La prima: cosa cavolo sono i problemi nella preparazione del treno???cos'è lo dovete vestire?mettergli il fiocco? Pulirlo non credo di certo. E poi, lo preparerete alla partenza, ve ne siete accorti adesso che non ce la fate?? Fino ad ora avete sperato in un colpo di fortuna??
La seconda: adesso vi scusate??? Non avete proprio più pudore. E il bello è che quando finalmente prendi sto benedetto treno e arrivi in stazione ti dicono "vi ringraziamo per aver scelto i nostri treni". Perché ce ne sono altri?? A me risulta che, per le persone non automunite, da Ferrara a Bologna o ci vanno con le FS o correndo o possono fare un mutuo e andarci in taxi...
Morale della favola, sono arrivata dove dovevo arrivare con due ore di ritardo...imprevisti!

Che poi gli imprevisti si sentono a pelle. Quando ci si sveglia la mattina si sa già se la sorte sta tramando contro. E non è che la giornata parta male, anzi di solito sono giorni che iniziano in modo perfetto, ma si sa già che qualcosa non funzionerà. Credo sia un meccanismo naturale, un dono innato che ci consente di proteggerci dagli agguati del destino accanito. Una sorta di autodifesa per non avere un attacco isterico nel momento in cui l'imprevisto effettivamente si manifesterà.

In ogni caso, sesto senso a parte, io ho un trucco per battere la malasorte, antico come il mondo ma perfetto: il cioccolato! Ma non il cioccolato qualunque: i Lindor! Si, si, quei cioccolatini talmente cioccolatosi che basta scartarli per farsi venire una crisi iperglicemica. Quelli ci vogliono. Si prende la palletta, la si mette in bocca intera e si aspetta che si sciolga appena, prima di darle un bel morso. E quando il ripieno burroso e dolce scende lungo la gola, si è pronti ad affrontare con denti a artigli spianati anche il peggiore degli imprevisti!


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