Per lucem et tenebram transeunt vitae nostrae mortalis.

sabato 1 ottobre 2011

Treno regionale veloce 4416...


...proveniente da Verona Porta Nuova e diretto a Bologna Centrale delle ore 8.32, é in arrivo al binario 2; ferma in tutte le stazioni eccetto (e qui cambia voce): Camposanto, (nuovo cambio di voce) Calderara Bargellino. Allontanarsi dalla riga gialla. 

Tralasciando il fatto che non ho ancora capito la differenza tra regionale e regionale veloce (ad esclusione del fatto che il biglietto adesso costa un'euro in più), posso tranquillamente affermare che se la voce che annuncia l'arrivo del treno per Bologna alla stazione avesse anche una forma fisica, ormai saremmo grandi amiche, considerando che in questi giorni sto praticamente rimbalzando tra casa mia e quella caotica città. 
Venerdì mattina una discreta parte dell'umanità si era riversata in stazione a Bologna: credo che sia questo uno dei motivi per cui nel piazzale Medaglie d'Oro ci sono 27° costanti, anche alle dieci di sera di una giornata di fine settembre: c'è troppa gente!E a stare così fitti si crea una specie di "effetto stalla" che contribuisce grandemente al surriscaldamento globale.

Apro e chiudo una piccola parentesi: il fatto che alle tre del pomeriggio del primo di ottobre il termometro della farmacia segni 30° gradi non affatto normale...

Il problema fondamentale della stazione di Bologna è quello di essere un punto nevralgico: come tutte le strade portano a Roma, prima o poi tutti i treni finiscono a Bologna. Questo, devo ammetterlo, succede soprattutto in periodo vacanziero. Ecco, se in quei giorni ci si doveva recare a Bologna per studio o lavoro ci si trovava a provare una forte invidia nei confronti dei turisti in partenza, ma il modo migliore per farsela passare era dare un'occhiata al treno Bologna-Ancona, quello che fa tutte le stazioni del mare per intenderci. Praticamente un carro bestiame. Io non ho idea in base a quale regola fisica tutte quelle persone (accompagnate da relative valigie) riescano ad infilarsi in uno spazio che non è esattamente vasto...credo che salendo la prima sensazione che ti prende sia quella di entrare in una scatola di sardine appoggiata sulla superficie del sole...quindi, evvai! Meno male che non devo andare in vacanza!

In questi giorni invece, e ribadisco c'è un caldo abbastanza inusuale, sui treni per Bologna l'aria condizionata è già stata spenta e per forza di cose i finestrini vengono spalancati dai poveri viaggiatori stremati dalla temperatura tropicale alla ricerca di un minimo di refrigerio...che ovviamente non arriva: l'effetto finale è che "si sta come nel forno ventilato le patate", per fare una citazione colta.

In ogni caso per tutti i periodi dell'anno vale il teorema della, passatemi il termine, fanculizzazione delle ferrovie: se sei in anticipo è in ritardo. Se sei in ritardo, è puntuale. Se sei in orario, è in sciopero. E questo sempre. Oltre a ciò valgono i corollari: se c'è tantissima gente il treno è di un solo vagone. Se il treno è vuoto la vecchietta con il cagnolino ringhiante si verrà a sedere esattamente di fronte a te. Se c'è caldo i finestrini non si abbassano. Se si gela non si tirano su.

Se c'è un ottimo passatempo quando si viaggia da soli in treno, o su ogni altro mezzo di trasporto collettivo, è osservare chi ci sta attorno. Sui mezzi pubblici si raduna la più diversa umanità e tu sei assolutamente libero di osseravare in modo sfacciato tutti quanti...cosa che io faccio normalmente in ogni occasione, ma questo è una caso a parte...

Venerdì mattina prendo il treno e mi siedo in uno scompartimento praticamente vuoto. E' rimasto tale per circa un paio di fermate dopo di che ha iniziato a riempirsi. Per primo è salito un signore stracarico di pacchi, sacchettini e sportine, che emanava un fortissimo odore di liquirizia. Poi una suora vestita di grigio e nero che per tutto il viaggio ha fissato con disappunto il mio vestito rosso fuoco mormorando il rosario in latino. Poi è stata la volta di una mamma di colore con una bambina bellissima che si è messa a sgambettare lungo tutto il vagone. Di ogni persona è bello immaginare la vita, il motivo per il quale ha preso quel treno, lo stato d'animo e mille altre cose...

L'ho sempre affermato: il treno non è il mio mezzo preferito per spostarmi ma sicuramente è un ottimo mezzo per inventare racconti...

Alla prossima viaggiatori!

Ps. Per chi ha guardato la luna di questa sera: ma non era uno spettacolo???Sembrava una di quelle lune di plastica fosforescente che si appiccicano sui soffitti delle stanze...che meraviglia!
 

1 commento:

  1. Anche io sto scrivendo un post sui treni, mi hai anticipato! Immagino che chi prenda frequentemente il treno come noi, abbia bisogno di sfogarsi un po :)

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