Frase tipica davanti alle reception degli hotel all'estero...
Era un po' che non avevo a che fare con gruppi di turisti italiani in vacanza fuori dall'Italia, ma a Parigi ne ho incontrati a sufficienza per riportarmi alla mente tutte quelle curiose caratteristiche che solo noi possediamo...
Innanzitutto siamo sempre i più carichi di armi e bagagli...roba da non credere!c'è gente che si porta dietro la casa, tipo paguro!E i casi peggiori sono rappresentati dalle famiglie con bambini. Non so se a voi è mai capitato, ma vi giuro che è un'esperienza assolutamente da provare perché molto istruttiva: fare un giro tra le macchine appena arrivate davanti agli alberghi. Noi ci riconosciamo subito. Siamo pronti ad ogni evenienza. Minimo tre valigie, salvagenti anche in montagna, stuoie, palloni gonfiabili già gonfiati, sacchettini con le cibarie nemmeno fosse una spedizione per scalare l'Everest...e poi borse da spiaggia colme di chissà che cosa, casse d'acqua, cestini, vasi da fiori, cavalli da tiro, intere industrie di salviettine inumidite, sci, coperte, giacche e chi più ne ha più ne metta (modo di dire senza senso per altro...). Vedi queste famiglie che si trascinano alla reception con i bambini nascosti sotto quintali di borse e pacchetti, che firmano con la sacca da mare tra i denti, vestiti con strati e strati di roba perché tutta in valigia non ci stava.
Poi ci sono i buffet. Noi siamo campioni mondiali di buffet. Alla mattina sei in fila davanti alla porte della sala della colazione in attesa che aprano. Improvvisamente senti dietro le spalle l'ansare di animali feroci. Ti volti e rimani sconvolto alla vista di un branco di belve affamate. Appena le porte si aprono è la fine: si entra stile breccia di porta Pia, con le baionette sguainate e a passo di carica...ho visto cameriere terrorizzate nascondersi dietro i distributori dell'acqua calda, biondissimi bambini tedeschi travolti dai loro coetanei mediterranei...Piatti inumani, che nemmeno un dopo un digiuno di un mese si potrebbero affrontare..e poi mamme che si riempiono le borse con tutto quello che capita loro a tiro: frutta,pane, marmellate, succhi e latte travasati in bottigliette di plastica, frittate avvolte nella carta delle merendine, brioche di tutti i generi...come se fuori dall'albergo fossimo su Marte. E la cosa bella è che non ce ne frega nulla delle occhiatacce degli stranieri: gli sorridiamo in faccia con la bocca che gronda orribile caffè lungo e confettura di ciliegie...
Poi ci sono le madri che cercano per i figli un'attimo di celebrità in ogni modo possibile: foto con animatori dei villaggi, ruoli da protagonisti negli spettacoli dei campeggi, ritratti con pupazzoni della Disney...il problema è che molto spesso i bimbi sono contrari a tutto questo e come si può non capirli? A Disneyland Paris ho osservato per un quarto d'ora buono un povero bambino gettato dalla madre fra le braccia di un gigantesco Pluto. Ora, noi siamo adulti e sappiamo che le intenzioni del povero disgraziato chiuso dentro quei 10 chili di pelo sono le più buone del mondo, ma un bimbo di 5 anni che vede arrivarsi addosso un enorme cane giallo con le braccia spalancate come pensate possa prenderla? Ha paura ovviamente! Tutti lo capiscono, tranne la madre che a forza di "dai daniele, su daniele, fai la foto con Pluto, dai che non ti fa nulla..." cercava di spingere il bambino disperato dal cagnone...alla fine se ne andato Pluto...
Tuttavia la cosa più bella che noi possediamo sono le nostre capacità linguistiche. Molti italiani, specie se non giovanissimi, l'inglese non lo sanno. Purtroppo si illudono del contrario. e così vengono fuori scene bellissime: chamber al posto di room (la chamber per chi non lo sapesse significa sempre camera ma intesa come sezione), Kiev(nota capitale dell'Ucraina) al posto di Key, trolley invece di valigia (significa carrello o carretto in inglese, non lo capiscono),cenam (latino) invece di dinner...
Ma la cosa più bella è che molti italiani nemmeno ci provano ad usare l'inglese; sono convinti infatti che parlando lentamente in italiano uno straniero sia in grado di afferrare il significato di quello che si sta cercando di dire. Molto spesso questi tragici tentativi si accompagnano a imbarazzanti scene di mimo, tanto che sembra di vedere un gruppo di hostess ubriache...
"dove...doooo-veeee (sbracciandosi ad indicare la reception) io, me, io (indicando se stesso), trovo, trooooovare (come se usando l'infinito fosse più semplice) il ristornate (movimenti di uno che taglia qualcosa e se lo infila in bocca)??". Risultato: l'addetta alla reception o scappa con un sorriso imbarazzato o scoppia proprio a ridere e ti consegna il foglio illustrativo in italiano.
Conclusioni? Io, vi giuro, andrei in vacanza solo per godermi scene come queste.
du iu anderstend?