Per lucem et tenebram transeunt vitae nostrae mortalis.

sabato 30 luglio 2011

piacere, sono la nuova vicina!

Nei primi giorni dopo il mio trasloco credo di aver ripetuto questa frase almeno una trentina di volte...non so come mai ma a me fa sempre sentire un po' scema...sarà che i nuovi vicini li incontri sempre in situzioni imbarazzanti. Otto e mezza di sera, pantaloncini della tuta, maglia extralarge con stampa di Pluto, ciabatte infradito, occhiali, capelli raccolti con matita. Improvvisamente una folgorazione: devi mettere fuori la carta!!!Maledettissima raccolta della carta di Ferrara (faccio notare, solo della carta...il resto lo potete buttare tutto assieme e chi si è visto si è visto...della serie fare le cose fatte bene è fatica...). Ok, niente panico. In fondo devi solo sgattaiolare fuori di casa, percorrere il pianerottolo, scendere una rampa di scale, aprire il portone, allungare fuori l'allegro sacco azzurro e rifare il percorso al contrario. Nulla di più facile. Non stai mica a darti una sistemata per assumere un'aria umana...figuriamoci!Chi ci sarà mai lungo le scale??Ve lo dico io: tutto il palazzo. Tutto. Nell'esatto istante in cui tu metti il naso fuori dalla porta ogni singolo inquilino si riversa fuori casa e invade i corridoi, le scale, gli androni, i pianerottoli...e tu sei la principale attrazione che viene offerta...E un po' come essere una bestia rara con attorno un branco di biologi del National Geographic...La prima cosa che a me viene institiva fare è un sorriso imbarazzato (che ti fa assuemere quell'aria ebete che va solo a peggiorare lo stato delle cose) accompagnato da un timido cenno della mano, anzi, del sacco di plastica...e poi...fuga!!Scatto felino fino al portone, lancio del sacco, corsa ad ostacoli su per le scale, altro sorrisetto e dentro nella tana a testa bassa...roba che nemmeno alle olimpiadi...
Il primo pensiero che si pone subito dopo, cioè appena ti chiudi le porte alle spalle, è questo: Dio, che figura di merda!
E così scatta la contromossa; si perché mica puoi permettere che tutto il palazzo pensi che tu sia una cavernicola!E così il giorno dopo esci di casa con un look da serata alla Scala ma, e qui sta tutto il trucco, con un'aria sommamente indifferente, come se andassi tutte le mattine a prendere il pane con jeans, camicia di seta, trucco e perrucco perfetti e tacco 12...e te ne stai a passeggiare per il pianerottolo per un quarto d'ora buono utilizzando tutte le scuse a tua disposizione: sbattere lo zerbino, spolverare il campanello, lucidare la maniglia della porta e così via...tutte attività fermamente sconsigliate quando si indossa un tacco da trampoliere...
Il problema principale è che nonstante tutto il tuo impegno e il tempo speso in varie ed alquanto inutili attività, solo i vecchietti del piano di sopra e la babysitter dei vicini percorreranno il corridio durante questa bella mascherata...e va beh...non c'è da preoccuparsi! Le voci in un condominio circolano ad una velocità supersonica ed entro un paio di giorni tutti i vicini saranno a conoscenza del fatto che tutto sommato tu potresti comunque venire classificata come una persona civile...
e sarà proprio a questo punto che da gorilla selvatico ti trasformerai in mistica creatura fantastica, apparizione miracolosa, splendido mistero che tutti vogliono conoscere. E qui comiciano le infinite processioni dei vicini di casa, nemmeno fosse apparso qualche santo sul tuo tavolo da pranzo. Alcuni sono subdoli: suonano alla porta con le scuse più assurde: ha della sabbia per il gatto? Cera per il parquet? Un tovagliolo di troppo? Un misurino per la farina?
Due cose. La prima: mi sono trasferita qui da una settimana, perché cavolo dovrei avere tutte queste centinaia di cose assurde se non le hai nemmeno tu che vivi qui da 10 anni?? La seconda: ma la vecchia scusa dello zucchero è diventata ormai abusata?
Altri vicini invece non si vergognano di niente. Suonano tanto per conoscerti, per vedere come sei fatta...dalla soglia allungano la testa in pose degne dei contorsionisti del circo di Mosca per sbirciare l'arredamento, i colori delle pareti, le tende e alcuni anche per accettarsi che tu per caso non sia una spia del Mossad...i migliori resta però quelli che portano i dolci. Una volta io credevo che fosse una cosa da film americani che nella realtà non accade ma dopo i vari traslochi che la mia vita mi ha costretto a fare mi sono resa conto che non è affatto così! No, i vicini dolcisti esistono davvero. Questa volta è stata la famiglia che vive nell'appartamento di fronte al mio. Sono polacchi e hanno tre bambine che sembrano angeli caduti dal cielo. E mi hanno portato i Pierniki e i Makovce!Io non ancora imparato a pronunciare correttamente questi nomi ma sono i dolci più dolciosi e appiccicosi e buonissimi che io abbia mai assaggiato (e con questa frase mi sono giocata tutta la correttezza grammaticale che poteva esserci in questo post).
Insomma, col passare dei giorni l'interesse per la bestia rara del palazzo è un po' calato, anche se non credo di aver ancora finito di ripetere "piacere, sono la nuova vicina!"

mercoledì 13 luglio 2011

trasloco!

Si, amici miei, cambio casa! E finalmente...che odissea, che utopia, che...gran casino!
Per principio i traslochi mi infastidiscono: mettono tristezza, fanno venir caldo (non so come mai ma per i traslochi capitano sempre le giornate più calde e afose dell'anno) e portano grandi mal di testa. Ma soprattutto, come ho detto, mettono una gran tristezza. Non importa se lasci un monolocale per trasferisti in un villa, è sempre come se abbandonassi un pezzetto di te dietro le spalle...tanto che in tutte le case in cui transito lascio sempre un segno del mio passaggio. Non è vandalismo, al contrario di quanto afferma a gran voce la mia coinquilina. Due iniziali tracciate a matita dentro l'anta dell'armadio sono il ricordo della mia vita in quella mansarda bollente, in cui ogni tanto pioveva dentro, con i lettini del 1700 che nemmeno un hobbit ci avrebbe dormito comodo ma che io avevo imparato ad amare. Però quando bisogna cambiare si cambia, e non c'è ma che tenga. Perché in fondo, io a stare troppo tempo nello stesso posto mi annoio.

E così, casa nuova. Bella. Luminosa. Un gioiellino incastonato in una delle vie più belle di Ferrara, talmente immerso nella storia che ti sembra di sentirla sussurrare all'orecchio. Un ottimo nido.

E così, si cambia. Dopo le varie peripezie burocratiche, che tra l'altro non sono ancora finite, il passo d'obbligo è l'Ikea! Non so voi ma io sono una grandissima fan dell'Ikea...mobili carini, suppellettili inutili ma che non puoi non avere, nel complesso, buoni affari. Ora sull'Ikea se ne sono dette tante: dai nomi assurdi dei prodotti, alla gente, al ristorante...non sto a dilungarmi anche io su questo punto...all'Ikea, tra una cosa e l'altra. in un giorno spendi più o meno le stesse calorie che bruci in una settimana di palestra ed è molto comodo perché è compreso nel prezzo della spesa! Sommando questo allenamento al trasloco consiglierei di affrontare tutto quanto verso metà Luglio così alla prima settimana di Agosto si arriva alla prova costume che neanche le dive nei loro giorni migliori.

Il trasloco poi di per se è un dilemma continuo: lo tengo e lo butto? lo metto qui o lo sposto? ci sta o non ci sta? si abbina o non si abbina? Un dramma in puro stile Amleto. Io da questo punto di vista sono tremenda: terrei tutto. Mi si stringe il cuore a buttar via una forcina. Vedere poi la casa con tutti le mensole, i cassetti, gli armadi e le credenze vuote poi mi fa diventare un criminale recidiva. Ma si, mettiamolo lì che non si sa mai. In ogni casa in cui sono stata il quarto cassetto della cucina (il primo sono le posate, il secondo le tovaglie, il terzo sottopentole, sottobicchieri, sottotutto insomma) poteva vedersi tranquillamente attribuita l'etichetta "cose che non userai mai ma che non hai il coraggio di buttare": portamonete, cavi, fogli, buste, braccialetti di perline, pupazzetti di peluche, calcolatrici, orribili portachiavi...di tutto. Nell'ultimo, svuotato durante il trasloco, ci ho trovato persino un collare per cani, e la cosa è buffa visto che di cani non ne ho, e una sorta orrendo portacenere a forma di Sicilia, cosa ancora più strana visto che non fumo e non sono mai stata in Sicilia.

La casa vuota poi stimola lo shopping compulsivo. Improvvisamente hai bisogno di tutto. Cose che nella casa di prima nemmeno ti sognavi di possedere. Ieri ho acquistato: uno spremiagrumi elettrico, tre vasi da piazzare sul comò, un profumatore per il bagno all'essenza di oceano e una sveglia che ti dice l'orario canticchiando...
e le pareti vuote sono ancora peggio...Non credo di aver comprato quadri orribili come quelli acquistati in occasione dei traslochi...questo giro mi sono trattenuta (ma devo ancora tornare all'Ikea domani...) ma l'ultima volta ho portato a casa una stampa con un pappagallo gigantesco dall'aria tristissima appollaiato su un grosso trespolo...mi dispiace per il volatile ma era una cosa inguardabile...

Per concludere, da prossimo weekend mi trasferisco e ci vorranno almeno un paio di settimane perché io e la casa nuova impariamo a conoscerci...vi terrò aggiornati!

martedì 12 luglio 2011

salagadula, magicabula...

...bidibibodibibu...fa la magia tutto quel che vuoi tu!Bidibibodibibu!

chi se la può scordare, l'anziana fatona con mantella azzurra, che balla e canta mentre trasforma una zucca in una carrozza e topi in favolosi purosangue, come se fosse la cosa più naturale del mondo? E' una fata, è magia...

Io da piccola ci credevo alla magia delle fiabe, sul serio. Credevo alle fate, ai maghi, alle streghe, ai folletti...il mio mondo era popolato di numerose e alquanto bizzarre creature che passavano la loro vita a fare magie, incantesimi, trucchi e quant'altro...
Adesso la magia in cui credo è un po' diversa. E' la magia dei bambini ad esempio, che sanno guardare il mondo così com'è, senza nascondersi dietro i cliché, l'ipocrisia, la morale a tutti i costi, gli insegnamenti di questo e di quel grande accademico...sanno stupirsi del mondo. Ormai bisogna essere sempre più piccoli per possedere questa qualità, perché l'innocenza, che è la chiave di tutto, si perde presto.
Però sono fermamente convinta che esista un tipo di magia che ognuno di noi si porta dentro...una magia naturale, innata...quella che ogni tanto ci fa tornare bambini, e vedere le cose senza filtri...quella che ci sottolinea le altrimenti impercettibili connessioni che esistono fra tutte le cose...
bene, basta riflessioni filosofiche. Si, perché la mia idea era in realtà molto più leggera...quando mi è venuto in mente di parlare di magia pensavo proprio alla magia delle favole, quella del genio della lampada che ti dice "ehi, hai tre desideri!" oppure della fata madrina "ti faccio diventare una meravigliosa principessa con uno schiocco di dita!"...la magia facile, comoda in fondo (ecco, al contrario di ogni filosofia che non è mai comoda...). La magia di Harry Potter se vogliamo un altro esempio! Alé, un colpo di bacchetta ed è pronta una torta, lavato il bagno, fatta la toeletta al cane, scritto un tema e via dicendo...
Ecco, io pensavo a questa scena. Sto passeggiando nei corridoi dell'università quando, da dietro un angolo buio e polveroso, mi spunta fuori il mistico genio del diritto pubblico, un misto tra il genio azzurro di aladin, Gandalf del signore degli anelli e il mio prof di diritto penale, che mi fa "O tu, imperterrita studentessa che in un giorno bollente di Luglio ti sei alzata dal letto per venire a fare un esame, oggi riceverai un dono" e qui una nuvola di fumo che fa tanto film anni '70 "tu riceverai da me la possibilità di fare magia! Ma mica tutte le magie, seeeee bella, troppo facile, una soltanto!". E arrivata qui, con il genio che mi fissa con aria corrucciata perché non ha di certo tempo da perdere, mi troverei in difficoltà. Insomma voi che cosa scegliereste?
A me piacerebbe molto avere la coscienza di tutte le cose e di tutte le persone semplicemente pensando a loro! Va beh, non di tutte, singolarmente di quelle che voglio percepire in quel momento. Sarebbe favoloso! Primo potrei trovare tesori persi da tempo, basterebbe concentrarsi. Poi potrei trovare tutte le persone scomparse e tutti i killer fuggitivi e sarei anche utile alla società. E poi, cosa ancora più importante, potrei ritrovare le cose che perdo! Si, le chiavi della macchina, il telecomando della televisione, il libretto dell'università, la mia ciabatta sinistra, l'orecchino che si è sfilato, il reggiseno di un costume misteriosamente incompleto e via dicendo...per non parlare che così potrei sapere in ogni momento se una persona a cui tengo sta bene...questa è una mia fissa, sto cercando da tempi di farmela passare.
Però mi piacerebbe anche poter imparare tutto ciò che leggo, vedo o ascolto. Una favolosa e gigantesca conoscenza, la capacità di fissare tutto quanto mi circonda...si, bello! Mi affascina anche questo...oppure, affascinare tutti con un semplice sguardo, bam! Un'occhiata e cascano tutti a tuoi piedi: potrei saltare le code alla posta, evitare le multe, saltare immense lungaggini burocratiche...
e poi si va sul classico: volare, leggere nel pensiero, prevedere il futuro...no, anzi, prevedere il futuro non mi piacerebbe molto, così come viaggiare nel tempo e andare a vedere cosa accadrà...il futuro lasciamolo stare dove sta...Però viaggiare nel tempo all'indietro sarebbe niente male...
Bel dilemma...ok, non è che non ci dormo la notte ma è stuzzicante pensarci...anche se alla fine con questo genere di fiabesca magia a disposizione forse sarebbe un po' "vincere facile" e si perderebbe il gusto di lottare con unghie e denti per quello in cui crediamo...e in fondo sarebbe un gran peccato!