Il primo pensiero che si pone subito dopo, cioè appena ti chiudi le porte alle spalle, è questo: Dio, che figura di merda!
E così scatta la contromossa; si perché mica puoi permettere che tutto il palazzo pensi che tu sia una cavernicola!E così il giorno dopo esci di casa con un look da serata alla Scala ma, e qui sta tutto il trucco, con un'aria sommamente indifferente, come se andassi tutte le mattine a prendere il pane con jeans, camicia di seta, trucco e perrucco perfetti e tacco 12...e te ne stai a passeggiare per il pianerottolo per un quarto d'ora buono utilizzando tutte le scuse a tua disposizione: sbattere lo zerbino, spolverare il campanello, lucidare la maniglia della porta e così via...tutte attività fermamente sconsigliate quando si indossa un tacco da trampoliere...
Il problema principale è che nonstante tutto il tuo impegno e il tempo speso in varie ed alquanto inutili attività, solo i vecchietti del piano di sopra e la babysitter dei vicini percorreranno il corridio durante questa bella mascherata...e va beh...non c'è da preoccuparsi! Le voci in un condominio circolano ad una velocità supersonica ed entro un paio di giorni tutti i vicini saranno a conoscenza del fatto che tutto sommato tu potresti comunque venire classificata come una persona civile...
e sarà proprio a questo punto che da gorilla selvatico ti trasformerai in mistica creatura fantastica, apparizione miracolosa, splendido mistero che tutti vogliono conoscere. E qui comiciano le infinite processioni dei vicini di casa, nemmeno fosse apparso qualche santo sul tuo tavolo da pranzo. Alcuni sono subdoli: suonano alla porta con le scuse più assurde: ha della sabbia per il gatto? Cera per il parquet? Un tovagliolo di troppo? Un misurino per la farina?
Due cose. La prima: mi sono trasferita qui da una settimana, perché cavolo dovrei avere tutte queste centinaia di cose assurde se non le hai nemmeno tu che vivi qui da 10 anni?? La seconda: ma la vecchia scusa dello zucchero è diventata ormai abusata?
Altri vicini invece non si vergognano di niente. Suonano tanto per conoscerti, per vedere come sei fatta...dalla soglia allungano la testa in pose degne dei contorsionisti del circo di Mosca per sbirciare l'arredamento, i colori delle pareti, le tende e alcuni anche per accettarsi che tu per caso non sia una spia del Mossad...i migliori resta però quelli che portano i dolci. Una volta io credevo che fosse una cosa da film americani che nella realtà non accade ma dopo i vari traslochi che la mia vita mi ha costretto a fare mi sono resa conto che non è affatto così! No, i vicini dolcisti esistono davvero. Questa volta è stata la famiglia che vive nell'appartamento di fronte al mio. Sono polacchi e hanno tre bambine che sembrano angeli caduti dal cielo. E mi hanno portato i Pierniki e i Makovce!Io non ancora imparato a pronunciare correttamente questi nomi ma sono i dolci più dolciosi e appiccicosi e buonissimi che io abbia mai assaggiato (e con questa frase mi sono giocata tutta la correttezza grammaticale che poteva esserci in questo post).
Insomma, col passare dei giorni l'interesse per la bestia rara del palazzo è un po' calato, anche se non credo di aver ancora finito di ripetere "piacere, sono la nuova vicina!"